Australia, terra degli aborigeni, terra dei contrasti. Rocce, montagne, canyon, deserti, altipiani, ma anche rigogliose foreste di eucalipti a sud e pluviali a nord. Immensi spazi con zone disabitate e selvagge capaci di contenere due volte un Paese come l'Italia. Vaste città avvenieristiche, dalla qualità della vita elevatissima. Una barriera corallina estesa quanto l'Italia e lunga due volte tanto. Un maestoso monolite di roccia rossa del diametro di 4 km. Una fauna bizzarra che sembra appena uscita da un cartone animato della Walt Disney, con specie sviluppatasi soltanto qui per il millenario isolamento geografico: koala, ornitorinco, opossum, dingo, cusco, diavolo di Tasmania, wombat, per non parlare delle quaranta specie di canguro. Un complesso insieme di razze e gruppi etnici. Australia terra del contrasto tra interno e coste. Infatti, al di fuori delle metropoli e delle città, quasi sempre costiere, il resto del Paese è uno sterminato territorio di mezzo, del nulla ("the never never", come viene chiamato). Ma lasciando le zone centrali i paesaggi mutano di nuovo radicalmente, fino a giungere ai tappeti verdi da golf e alle spiagge sabbiose della costa e, infine, all'universo multicolore della barriera corallina, tassello straordinario di un mosaico meraviglioso.